sabato 16 giugno 2007

CUBA



In molti ci avevano descritto Cuba come un luogo che doveva assolutamente essere visitato, per questo motivo Vandi ed io abbiamo deciso di andarci. Il nostro "contatto" era all'Avana perciò abbiamo optato per la capitale. Potrei riassumere il nostro stato d'animo alla rientro da Cuba dicendo che mai ci saremmo aspettati di rimanere così delusi. Della musica e della rinomata allegria cubana nemmeno l'ombra, per non parlare poi del clima molto ventoso e con temperature che si aggiravano in torno ai 10 gradi. I prezzi elevatissimi su tutto, ci sono delle distinzioni decisamente razziste (ad esempio, i turisti non possono utilizzare la moneta cubana, ci sono spiagge distinte per abitanti del luogo e turisti, i cubani non devono conversare con chi non è del posto), poca gente e moltissima polizia. Fortuna ha voluto che dei 23 giorni che dovevamo fare di vacanza, avevamo deciso di passare gli ultimi 2 a Santo Domingo, quindi dopo 8 giorni da schifo abbiamo anticipato il volo e ce ne siamo andati.
Per dormire si spendeva molto ed anche per mangiare (considerando che si mangiava alla cubana e si dormiva in case cubane). Gli abitanti del luogo avevano il terrore di avvicinarsi ad un turista per paura di essere potati via dalla polizia. Se non fosse stato per un ragazzo di nome Osmel da soli non saremmo riusciti avedere nulla dell'Avana. Una maglietta a mezze maniche, mi è costata 25 dollari e il taxi ? Non ne parliamo. Però, questa è stata sicuramente un'esperienza negativa e non mi sento di poter dire a chi sta leggendo di non andare a Cuba. Infatti, sia io che il mio socio ci siamo ripromessi di tornarci, cambiando zona e forti della nostra esperienza.

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